La villa fu in origine una casa colonica costruita per la famiglia Melani, a cui seguirono i de’ Rossi . Acquisì le forme attuali nella prima metà del Settecento, mantenendo alcune strutture più antiche, tra cui il frantoio. Nel catasto comunale del 1821 compare citata come ‘villa Castelnuovo’.
La facciata a oriente è decorata con cinque assi di finestre e cornici scolpite. A due piani, ha il corpo centrale che si eleva di un ulteriore piano, affiancato da due ampie balconate poste sui corpi laterali, recintate da balaustre su cui di trovano urne in terracotta. Al centro della facciata lo stemma de’ Rossi, scolpito su quello più antico dei Melani. Del parco oggi resta poco, tenuto soprattutto a prato con essenze, in vaso o nel terreno, disposte in maniera casuale. Davanti al fronte della villa esiste comunque ancora la vasca ottocentesca dalle forme curvilinee, mentre sul prospetto posteriore, dove dà il cancello principale, si trova una grande magnolia circondata da una siepe.
Staccata dall’edificio principale si trova la cappella di san Giustino, con lo stemma della famiglia Melani, realizzata a metà del Settecento e punto di arrivo della tradizionale processione delle Rogazioni, che si svolgeva il giorno dell’Ascensione. Piccola costruzione a pianta quadrata, è coperta a volta e conserva un altare in stucco con una tela che rappresenta San Giustino, e una dotazione di arredi sacri e liturgici originale, in parte conservata nell’attigua sagrestia.