La villa venne costruita per volere di Coroliano Montemagni, senatore fiorentino, priore di Orvieto e primo segretario di Stato, nel 1713. L’ architetto del progetto fu il pistoiese Pier Antonio Tosi.
L’ esterno presenta una struttura architettonica severa. All’ interno la decorazione ad affresco si estende su vaste superfici, con effetti illusionistici e di sfondamento delle pareti, mentre i soffitti sono incorniciati da stucchi o finte architetture. Le pareti dei due saloni sono decorate da finte architetture, mentre su quelle laterali della sala centrale sono rappresentati i quattro uomini illustri della casata: Coriolano vessillifero, Desiderio e Corrado segretari di Stato e Bonaccorso poeta. Essi sono raffigurati come monumentali statue poste su piedistalli, circondati da vasi, volute, colonne, putti sorreggenti ghirlande di fiori, capitelli, cornicioni, concepiti con simmetria e rigore compositivo. Le poche documentazioni presenti assegnano la paternità del ciclo pittorico a Giovanni Camillo Sagrestani.
L’ oratorio-cappella della villa, costruito nel 1729, è intitolato a San Francesco di Paola. esso è a pianta ovale con deambulatorio e coperto da una cupola (anticamente affrescata) e lanterna. Presenta all’ interno una decorazione a stucco che riquadra le aperture di porte e finestre.
Il giardino è progettato all’italiana, con una vasca centrale circondata da siepi, alberi e aiuole. Di notevole valore architettonico e decorativo sono i quattro portali ad arco, disposti lungo il perimetro del giardino, ingentiliti da decorazioni e statue laterali, che identificano la potenza del casato.